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Visualizzazione dei post da aprile, 2024

G7, IA e regole: addomesticare gli algoritmi - Padre P. Benanti su Avvenire

Oggi le nostre esistenze democratiche sono esistenze computazionali. La democrazia divenuta computazionale sfrutta oggi anch’essa le potenzialità delle tecnologie informatiche per rendere più efficace e inclusiva la partecipazione dei cittadini alle decisioni pubbliche. Tuttavia, se il primo decennio del secolo si è concluso con le primavere arabe facendoci sperare che il digitale connesso fosse lo spazio dove si sarebbe diffusa e rafforzata la democrazia liberale, la fine del secondo decennio, con la rivolta di Capitol Hill, ha iniziato a farci temere per il futuro della democrazia nello spazio digitale-computazionale. L’avvento delle intelligenze artificiali sta di nuovo cambiando l’orizzonte. I servizi dell’IA sfocano il confine tra potere computazionale personale e potere centralizzato nel cloud: ... Leggi tutto:  https://www.avvenire.it/opinioni/pagine/g7-ia-e-regole-addomesticare-gli-algoritmi

Proteggere il futuro: il ruolo essenziale dei guardrail nell'IA - unite.ai

 L'Intelligenza Artificiale (AI) ha permeato la nostra vita quotidiana, diventando parte integrante di vari settori: dall'assistenza sanitaria e dall'istruzione all'intrattenimento e alla finanza. La tecnologia sta avanzando a un ritmo rapido, rendendo le nostre vite più facili, più efficienti e, per molti versi, più entusiasmanti. Tuttavia, come qualsiasi altro potente strumento, anche l'intelligenza artificiale comporta rischi intrinseci, in particolare se utilizzata in modo irresponsabile o senza una supervisione sufficiente. Questo ci porta a una componente essenziale dei sistemi di intelligenza artificiale: i guardrail. I guardrail nei sistemi di intelligenza artificiale fungono da salvaguardie per garantire l'uso etico e responsabile delle tecnologie di intelligenza artificiale. Includono strategie, meccanismi e politiche progettati per prevenire l'uso improprio, proteggere la privacy degli utenti e promuovere la trasparenza e l'equità. Lo scopo di...

everything they need, nothing that they don't - storytelling with data

 I’ve always had a fascination with the discipline of “wayfinding,” which is a term describing the ways architects, city planners, designers, and artists make it as easy as possible for people to navigate unfamiliar places.  Think back to the last time you visited an amusement park, attended a sporting event or large concert, or passed through an airport or a public transportation system. These venues are visited by tens of thousands of people in a single day, many of whom have never been there before. For the enjoyment and safety of everyone, it’s critical (and, in many cases, legally required) that there be clear, visible, and authoritative signage physically present to help people get around the space and find what they’re looking for.  What’s fascinating to me is that wayfinding is so frequently context-specific. Rather than just posting maps of the whole airport, amusement park, or stadium, wayfinding is based much more around where you, the visitor, are standing at ...

C'è il progetto di aprire spazi di prova sull'intelligenza artificiale in Italia - Wired

Per ora c’è il nome: spazi di prova dell’intelligenza artificiale . E l’obiettivo: creare un collegamento tra chi sviluppa sistemi di AI e chi li usa , o la vuole usare, e valutare l'impatto di questi sistemi. A cominciare dal mondo dell’università e della ricerca da un lato, e quello delle imprese e degli enti pubblici dall'altro. Il resto è in fase di costruzione, dentro l’Agenzia per l’Italia digitale (Agid), l’ente preposto alla digitalizzazione della pubblica amministrazione, e che in tandem con l’Agenzia per la cybersicurezza nazionale (Acn), nei piani del governo, avrà la supervisione delle regole sull’AI. A menzionare questi spazi di prova è stato proprio il direttore di Agid, Mario Nobile, nel corso dell’AI Forum che l’Associazione italiana per l’intelligenza artificiale (Aixia) e The Innovation group hanno organizzato in Borsa italiana il 4 aprile. “Vogliamo avviare degli spazi di prova. Partendo dal lato della pubblica amministrazione, la nostra proiezione è di mont...

Aggiustare il mondo: La vita, il processo e l’eredità dell’hacker Aaron Swartz. Di Giovanni Ziccardi

La  vita  troppo  breve  dell’hacker  Aaron  Swartz  –  morto  suicida  l’11  gennaio  del  2013 a 27 anni  –  ha  tantissimi aspetti incredibili. Piccolo genio dell’informatica cresciuto in un sobborgo di Chicago, incontra, da adolescente, studiosi del calibro di Tim Berners-Lee e Lawrence Lessig e lavora con loro per costruire le architetture informatiche, e le licenze d’uso, del futuro. Con un cambio di vita radicale, deciderà poi di dedicarsi all’attivismo politico e tecnologico proprio mentre i suoi coetanei più talentuosi sfruttano l’onda della Silicon Valley per arricchirsi. Lui dedicherà, invece, le sue energie e il suo talento a combattere per l’open access, per la sicurezza delle comunicazioni, per l’anonimato e per “liberare” contenuti e cultura dai confini, e pedaggi, delle grandi banche dati. A un certo punto, però, il governo degli Stati Uniti d’America lo prenderà di mira e, lentamente, la pot...